LE SALINE DI PACECO
Una delle aree naturalistiche più attraenti d’Europa, tutelata dal WWF è la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, nel cui interno è ospitato il Museo del sale. La limitrofa frazione di Nubia, sorta presso un’antica torre d’avvistamento, è rinomata per la produzione del sale, per il tipico aglio rosso e per il pomodoro pizzutello.
NATURA
L’ambiente delle saline, fortemente salmastro, ospita numerose specie erbacee o arbustive, adattatesi alle condizioni ambientali estreme che questa area presenta. Sito di Interesse Comunitario (SIC), riveste un particolare interesse per la biodiversità ed è inserito come ZPS ( Zona a protezione speciale per gli uccelli) in quanto costituisce una area di sosta sulla rotta delle migrazioni verso l’Africa e viceversa. La sequenza delle vasche è una successione di ecosistemi. Nelle vasche di prima entrata, più profonde e vicine al mare, si allevano in forma estensiva pesci che spesso sono preda di gabbiani e cormorani.
Nelle vasche che seguono, dove la concentrazione salina non permette alcuna vita animale, cresce un’alga microscopica unicellulare, la Dunaliella salina, che coadiuvata da archeobatteri, quando la concentrazione salina aumenta, colora di rosso corallo la superficie delle saline nel periodo estivo. Tale sostanza costituisce il cibo preferito dell’Artemia salina, un crostaceo di cui si nutrono i Fenicotteri che devono la loro colorazione rosa al carotene sintetizzato da questi microrganismi.
Il SALE MARINO
All’interno della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco il sale marino viene ottenuto “artigianalmente” secondo il metodo della coltivazione, lasciando evaporare l’acqua del mare immessa in grandi vasche salanti nel periodo invernale: gli elementi essenziali sono l’acqua marina, il sole e il vento. La produzione avviene durante il periodo estivo, in particolare nei mesi di luglio, agosto e settembre e a seconda delle condizioni climatiche si possono compiere anche tre raccolti. E’ raccolto a mano dal salinaio, agevolato da qualche strumento, e quindi asciugato. A differenza di quello industriale non viene lavato e pulito: subisce soltanto una sgretolatura in granelli più piccoli e una leggera asciugatura per evitare una eccessiva presenza di umidità. Il sale marino è naturale, ricco di iodio, fluoro, magnesio e potassio e si può quindi definire integrale.
