Favignana, l’isola che è un paradiso dal mare turchese

3 Apr di Sicilisland

Favignana, l’isola che è un paradiso dal mare turchese

Favignana, la maggiore delle isole Egadi, è un ventaglio di baie poco profonde dal mare turchese, tutelato come area marina protetta. Le sue coste pianeggianti consentono di muoversi facilmente a piedi o in bicicletta per andare ogni giorno alla scoperta di una spiaggia diversa. In quella che era una delle tonnare più grandi del Mediterraneo, nella baia del porto, è stato allestito un museo sulla storia della pesca e dell’industria del tonno.

 

Spiagge per tutti i gusti

Le spiagge di Favignana possono accontentare tutti i gusti e ogni esigenza: quella di Praia, vicino al porto, Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni, nella zona sud-est, sono prevalentemente sabbiose.
La costa di Punta Lunga, la spiaggia del Preveto e dei Faraglioni hanno invece sabbia mista a ciottoli.
Cala Rossa, che si trova sulla costa nord-orientale, offre sia scogli che sabbia, mentre completamente rocciose sono la grotta Perciata, punta Fanfalo o il Cavallo.

 

Area marina protetta

Il mare che bagna Favignana è compreso nell’Area marina protetta (Amp) delle isole Egadi, un parco marino particolarmente importante non solo per le sue dimensioni (54 mila ettari, il più grande d’Europa), ma per la sua posizione geografica: il parco infatti è il primo punto di arrivo per alghe e fauna oceanica che si spostano con le correnti atlantiche, un flusso di acqua che risale in superficie proprio in prossimità delle Egadi con il suo importante carico biologico.
L’Amp ha l’obiettivo di preservare la fauna particolarmente ricca di specie protette o vulnerabili, tra cui la foca monaca, il tonno rosso, la tartaruga marina, il delfino, il capodoglio, squali, mante e svariate specie di pesci e molluschi.

Per godere del mare imbarcatevi con i pescatori locali che organizzano escursioni alle grotte e attività di pesca-turismo: molti di loro sono ex-tonnaroti che sanno raccontare come si svolgeva la mattanza del tonno.

 

Le cave di pietra di Favignana

Per secoli a Favignana è stata estratta la calcarenite, chiamata impropriamente tufo, una pietra da costruzione molto compatta, di colore chiaro. L’attività estrattiva ha lasciato ovunque, in particolare nella zona nord-orientale, i profondi segni delle cave a cielo aperto che, oggi abbandonate, sono utilizzate dagli abitanti per farne orti e giardini protetti dal vento dove crescono alberi da frutto come fichi, mandorli e agrumi.

Alcune cave in prossimità della costa sono diventate comode discese a mare o hanno creato vasche dalle forme stravaganti: dove si stanno lentamente rinaturalizzando creano ambienti suggestivi. Andate a vedere Cala Rossa, dove i cavatori hanno lasciato alte colonne di tufo che sembrano quelle di una cattedrale.

 

Cosa fare a Favignana

Sull’isola si possono fare lunghe e facili passeggiate sia lungo la costa per esplorare le spiagge sia nella parte collinare verso il Forte di Santa Caterina, antica torre di avvistamento riedificata da Ruggero II il normanno e poi usata dai Borbone come prigione: oggi è una straordinario punto di osservazione per tutto l’arcipelago e la costa occidentale della Sicilia.

Andate a vedere il museo realizzato nell’ex stabilimento Florio, tonnara antica tra le più grandi del Mediterraneo, che ospita una mostra con video e testimonianze della pesca dei tonni oltre a una sala con reperti archeologici.

Dal porto di Favignana potete partire per un’escursione all’isola di Levanzo, dove il mare, se possibile, è ancora più trasparente e invitante.
Sull’isola di particolare interesse è la Grotta del Genovese, dove sono visibili alcune pitture e incisioni risalenti al Neolitico, tra cui anche la sagoma di un tonno, animale da sempre importante per le comunità che hanno vissuto in queste isole. Alla grotta si può arrivare a piedi, ma è necessario prima mettersi in contatto con il custode al porto, oppure in barca.

 

Polpette, tranci o tartare: il tonno è servito

L’ingrediente principe della cucina di Favignana è il tonno, che si pesca tra maggio e giugno e si mangia in tartare, gustose polpette o in tranci alla griglia. Non mancano specialità come gli spaghetti alla bottarga (le uova di tonno) e la carbonara di tonno. Nei ristoranti trovate anche la pasta ai ricci di mare, l’aragosta delle Egadi e tanto altro pesce, e non manca il cous-cous, come in tutta la Sicilia orientale. Tra i dolci, da provare le granite ai vari gusti, anche accompagnate con la brioches, i cannoli e le cassate che ben si accompagnano ad un bicchiere di Marsala.

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